'O ssaje comme fa 'o core
Un appuntamento importante e qualche ricordo altrettanto importante
Questa mail arriva la mattina del 3 giugno. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 18, alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, presento “Se potessi, ti regalerei Napoli” con Maurizio De Giovanni.
Se trovi passa che mi fa piacere dare un volto alle persone che leggono questa newsletter.
Scegli: che ti serve?
Da piccolo sognavo di poter scegliere un superpotere fra questi tre:
L’invisibilità
leggere nel pensiero
poter viaggiare da un posto all’altro in un attimo.
Oggi le mie richieste sono più modeste.
Mi basta uno fra: pacienza, arraggia, uosemo, appucundria, cazzimma.
I capitoli del libro si chiamano come questi stati d’animo, alcuni dei quali intraducibili (cazzimma e uosemo). A ognuno ho legato pezzi di strade, di storie, ricordi, malinconie e dolori. Ma anche tante altre cose belle (e molto da mangiare).
Chiediti perché
Da giorni sono alcune navi letteralmente parcheggiate mmiez ‘o mare a Napoli. Letteralmente in città non c’è manco posto per parcheggiare una nave.
Il treno dei desideri nei miei pensieri
Non prendevo la Circumvesuviana da un po’, qualche giorno fa mi sono allungato nel Nolano per andare a Quindici, nel Vallo di Lauro, praticamente l’inizio della provincia di Avellino. Avevo dimenticato l’assurdità della stazione Circum Garibaldi che pare una sala fumatori degli anni Ottanta.
Mi ha colpito questo murale dedicato a Totò e completamente imbrattato. Si deve essere proprio molto coglioni per sporcarlo ma pure non molto intelligenti per proporre un lavoro del genere in un luogo figlio di nessuno, il regno del vandalo.
Sui Campi Flegrei
Napoli, 3 marzo 1787
Se nessun napoletano vuol andarsene dalla sua città, se i poeti locali celebrano in grandiose iperboli l'incanto di questi siti, non si può fargliene carico, vi fossero anche due o tre Vesuvii nelle vicinanze.
Wolfgang Goethe, Viaggio in Italia
Qualche informazione, un po’ più attuale di quelle di Goethe, sui vulcani e noi sta qui:
Massimo, so’ già trent’anni
Il 4 giu 1994 Massimo Troisi se ne andava. Vi consiglio di vedere “Laggiù qualcuno mi ama” , il docufilm di Mario Martone. Si capisce quanto la morte aleggiasse su Troisi e si capisce anche qual era la cifra del rapporto tra lui e Pino Daniele, scandita anche dai malanni fisici e dalla paura dell’ineluttabile.
Questa immagine che metto per ricordare Troisi ha un senso in più se ci vediamo il 3 alla Feltrinelli.
Sarei felice di riceverne più di due. E sarei anche felice di assistere alla presentazione del libro, ma vivo vicino a Torino 🫤
Caro Ciro, un lavoratore chiede assistenza e tutela legale proprio oggi e proprio a quell'ora!!! È un lavoratore e non mi sento di dirgli di no ( anche perché a dir il vero, son tempi duri anche per gli avvocati "cani sciolti"!) Farò il possibile e l'impossibile per passare. Ci farai sapere, nel caso, se presenterai il libro altrove nelle prossime settimane? Grazie e grazie sempre dei tuoi spunti.