Ciao, sono Ciro Pellegrino e questa è “Saluti da Napoli”, una newsletter gratuita (sì, è gratis: qua tutti bussano a denari, meglio dirlo). Credo molto nel passaparola, dunque coi mezzi a vostra disposizione, se vi va, potete condividere e consigliare questa newsletter.
Uè.
Una delle frasi più belle per descrivere i nostri tempi l’ha scritta Michael Stipe, leader dei REM, una delle band che ho amato di più (l’altra sono i Wilco. L’altra The Smiths. E poi i Pooh). È contenuta in “Reveal” (2001) è un verso della canzone “Imitation Of Life”: «Like a koi in a frozen pond», ovvero «come una carpa koi in uno stagno ghiacciato». Esattamente accussì.
Una settimana fa qualcuno era convinto che circa diecimila napoletani, tutti Lanzichenecchi, fossero andati sulla neve di Roccaraso, in Abruzzo, in bus turistici, eterodiretti da una controversa tiktoker napoletana.
Ma non solo: i napoletani, dovendo riciclare soldi di chissà chi (ah, la camorra, certo!), si sarebbero portati mazzette di banconote da 20 euro. Riciclare capitali con gli spiccioli: come abbiamo fatto a non pensarci prima?
- Scusi mi può dare una bottiglietta d’acqua?
- Prego signora, 1 euro e 50.
- Tenga!
- Signora ma non ha spiccioli?
- No mi dispiace solo la banconota da 20 euro.
E così riciclavano nientepocodimeno che 18,50 euro ad ogni bottiglietta.
Badate bene: questa enorme idiozia l’hanno sostenuta un sacco di giornali e programmi del pomeriggio in tv, senza cercare uno straccio di riscontro con forze dell’ordine o procure.
Tanto, c’era quanto di meglio si potesse ottenere: napoletani sgrammaticati su tiktok, nord (vabbè, centro italia) contro sud, neve, poveri vs. ricchi, meme e gente che voleva spiegarci la vita con un reel di 90 secondi.
So di giornalisti che si sono fratturati il distale della falange a furia di scrivere editoriali.
La sbornia è passata, siamo sotto Sanremo, questa roba non serve più. Ha però lasciato il segno. Ha sdoganato Rita De Crescenzo sui talk televisivi e nei rotocalchi da parrucchiere. Lei accarezza l’idea di un reality show nazionale (non penso accadrà, però mai dire mai) e soprattutto se conosco un po’ il personaggio ha aggiornato il listino prezzi: ora smuove popoli interi. Almeno così dicono alla tv.
Napoli è distratta. La fase dell’overtourism, ancora in essere, sta cambiando i sentimenti della città rispetto a molte cose. Sto cercando di spiegare e spiegarmi perché, mi sono messo in posizione di ascolto perché ogni tanto Napoli sfugge (e io ci vivo! Pensate a chi pretende di scriverne senza sape’ nu cazz).
Vi faccio sapere.
Parte’, a cosa stai pensando?
A proposito di Napoli che fugge e sfugge: su Netflix c’è “Parthenope”, il film di Paolo Sorrentino. Se n’è parlato tanto. Voi fatemi sapere. Ma siate gentili, altrimenti vi mando il cardinale Tesorone a casa.
Corri, Diego! Corri!
Qualche giorno fa con un tool di intelligenza artificiale (PixVerse) qualcuno ha immaginato Maradona staccarsi dal celebre murale dei Quartieri Spagnoli e andarsene via. È l’inizio di un racconto sull’overtourism napoletano in cui pure D10S si rompe le scatole e se ne va, lasciando il piazzale ai venditori di granite, spritz, magliette, gadget.
La storia di quella zona è così particolare che l’ho fatta diventare un capitolo del libro. Ma sarebbe utile, lo dico da un po’ , fermarsi a riflettere sulla trasformazione urbana. Facendolo però senza trasformarci per forza in sociologi, urbanisti o attivisti. Ci vuole un concreto distacco per raccontare e andare oltre ciò che puoi mettere in un video su Ig o Tiktok.
Cara tazzulella
È iniziato febbraio, il mese breve. Io non bevo più caffè da un po’ per motivi di salute e la cosa mi pesa. Non bevo caffè e non mi bevo però nemmeno quei servizi di Report sul caffè napoletano, sembrano scritti da quel tizio che fa quel programma che si chiama La Zanzara.
Al bar ci vado lo stesso. Antonio, il mio barista, dice che a breve aumenta di nuovo il prezzo di chicchi e macinato. Perché è sempre più difficile coltivarlo, il caffè. È come quella cosa del succo d’arancia concentrato in “Una poltrona per due”. I giornali ne fanno una cosa di costume e basta, è un fatto enorme che si ripercuote sulle nostre vite quotidiane di poveracci con una tazzina in mano.
Dice Antonio: «Sai che è ormai sempre più difficile vedere persone che offrono il caffè agli altri? Ad esempio in ufficio. Altro che “caffè sospeso” ! Si perde proprio uno dei gesti più belli, quello di pagare un caffè agli amici».
Cmq l’orzo sta a 1,80 euro.
Devono fare le mani come i piedi.
Libri e libretti
Iacopo Melio è un mio amico (molti di voi lo conoscono perché è un personaggio pubblico) e ha scritto un nuovo libro, edito da “Il Margine”, un progetto editoriale di Erickson, una delle più interessanti case editrici italiane.
Il libro si chiama “Ma i disabili fanno sesso? - 100 risposte semplici a 100 domande difficili"
È un lavoro necessario a tutti coloro che hanno domande sulla disabilità e a chi di questi temi sa poco. Iacopo ha il dono della chiarezza e l’ironia del toscano (illuminante a pagina 84: «Si può ironizzare sulla disabilità?» e pagina 87 «Il politicamente corretto fa bene?»).
Ve lo consiglio soprattutto se insegnate o se vi trovate a parlare di questioni sociali. Parlateci, con Iacopo. È una persona straordinaria.
Gennaro Duello è mio collega in Fanpage e da qualche anno ha intrapreso una fortunata attività da scrittore. Erano settimane che quel furbacchione stava sbariando, interrogandosi e informandosi sul self publishing di Amazon. Ora ho capito il motivo: ha pubblicato in ebook un suo racconto, dal titolo “Gli astici - Cosa succede quando la camorra diventa inclusiva?”. L’ho messo in lettura per la prossima settimana ma con Gennaro andate sul sicuro. Se non vi piace vi fa incazzare, se vi piace vi fa riflettere. O vi fa incazzare e riflettere a prescindere.
Negozietti
“Peperoncino forte” è il negozio di Luca Carbonelli. Luca è figlio di una delle più antiche famiglie di torrefattori del caffè a Napoli ma nella sua vita ha sempre studiato e percorso altre strade. Nel negozio ci sono eccellenze enogastronomiche di varie aziende, meridionali soprattutto ma non solo. Una delle cose davvero notevoli sono i corsi: ora farà corsi di pastiera napoletana, ad esempio.
Qualcosa sul lavoro dei giornalisti
Non ne ho parlato qui perché lo avevo già fatto altrove. Ma stanno succedendo fatti (in realtà ne stanno succedendo a Fanpage, ma pure a me, ma ne parleremo tra un po’).
Chest’è. Scrivetemi se vi va, commentate, condividete, suggerite questa newsletter. È importante anche avere dei suggerimenti su cosa vi piace o vi piacerebbe leggere qui.
Cia’ guagliù.
mi piace leggerti :)