Ciao, sei sulla mia newsletter. Magari qualcuno te l’ha inoltrata, quindi eventualmente puoi iscriverti qui. Se ti piace, puoi girarla tu ad altri.
Cosa è cambiato dalla scorsa settimana? Che ho re-installato una app dei terremoti. Guardate la foto, quei crateri (tutti) non sono campi da golf. Vi presento i Campi Flegrei, dal greco flègo, cioè brucio.
Vi spiego come va a finire. O meglio, come va a finire lo sa solo il Padreterno. Io vi spiego la dinamica:
Allarme la prima volta. Allarme la seconda. Allarme la terza: i giornali ne parlano. Allarme ennesimo, allarme ancora.
E loro ne parlano ancora.
Allarme forte. Ok, diventa un caso nazionale e ne possono parlare tutti: dal podologo al vulcanologo.
Vulcanologi e Geologi mal si sopportano, pure se lavorano insieme all’Ingv. C’è il cosiddetto «effetto virologo»: i giornali selezionano il vulcanologo che gli piace, tipo cagnolino al canile.
Uno dice: padeterno aiutaci, l’altro dice: quando mai non succede niente. Come riporti sul giornale una frase del vulcanologo, il giorno dopo il vulcanologo dice che è stato male interpretato. Ma mmoccacchitemmuorto, menomale che ormai noi registriamo qualsiasi affermazione.
Poi ci sono gli ingegneri. Ci stavano pure durante la pandemia. Gli ingegneri pretendono di sapere tutto e stanno sempre nei commenti di qualsiasi social.
Non so come finirà, ripeto. Però se avete una quarantina di minuti (mettete a 2x così si riducono a 20 minuti) ascoltate Francesca Bianco, vulcanologa all’Osservatorio Vesuviano. Sta qui, in questo video, parte già dal momento giusto.
Ansie e paure a parte almeno ho visto che molti hanno ironizzato sui “gemellaggi”, ovvero dove saranno portati i napoletani in caso di evento eruttivo.
Io vado dove c’è il vino buono.
Mon cher professeur Bellavista !
Se andate sul sito del Louvre vi rendete conto che il maxi-prestito di opere d’arte dal Museo di Capodimonte ha portato non solo una mostra meravigliosa (fino a gennaio 2024) ma pure una serie di eventi collaterali parigini, dal cinema al teatro, impressionante.
Una delle cose più belle è che sarà proiettato “Così parlò Bellavista” di Luciano De Crescenzo, presentato da Isabella Rossellini. A me pare una cosa bellissima.
Chissà Luciano che direbbe, lui guardato sempre con un po’ di sufficienza in Italia e osannato nel resto del mondo, da Atene a Parigi.
Orrore, località Caivano
I verbali che sostanziano i 9 arresti (6 sono minorenni) delle violenze di Caivano, sono orribili. È uscito un decimo dell’orrore che descrivono e spero che certi giornali e certi talk show del pomeriggio non si facciano prendere dalla corsa a fare schifo mettendo particolari indicibili. Lo spero, ma temo che accadrà.
Se andate a Procida
Chiedete la “lingua”. E ringraziatemi.
Volevo dirvi che piano piano rispondo a tutte le mail, è stata una settimana agitata magnitudo 4.2.
Buongiorno,
La lingua è buonissima. Più tardi vedo il filmato, riguardo la distribuzione degli eventuali sfollati, il Vomero in Val D’Aosta ci sta, siamo abituati a stare “in alto”
Saluti