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- Cari spettatori di Tele Mergellina, per presentare il numero che segue non ci sono parole. Ve lo ricordate il batterista Parascandolo, quello che accompagnò nella sua tournée in Puglia, Campania e Basilicata il famosissimo cantante Gennarino Savastano? Indovinate chi abbiamo l'onore e il piacere di avere stasera qui in studio? Il fratello di Parascandolo!
Un applauso al fratello di Parascandolo!
Ci dica: che cosa si prova ad essere il fratello di Parascandolo?
Ma lei nella vita che ffa'?
- Veng 'e patane, e cocomer, l'aglio e friariell, e fenucchie, e patane nove, veng tutt cose, chell ca trov chell facc. 'E cepoll nove, l'arance, e purtualle, e mandarin e mmele.
“Così Parlò Bellavista” - Luciano De Crescenzo
La scena probabilmente la conoscete (se conoscete me sicuramente…). Il fratello di Parascandolo non è soltanto un momento di un film ma una premonizione. Oggi siamo pieni di Fratelli di Parascandolo: passano indenni da TikTok alla tv. A volte mi sento responsabile di questo passaggio: basta scrivere o disporre un pezzo su uno di questi personaggi e subito acquisiscono un valore in più. Dice: allora non farlo, non scriverne e non farne scrivere. Pare facile: non sono forse anche loro parte del mondo? Non lo sono tanto quanto lo scrittore sferzante o la signora opinionista ?
Vabbè, era solo un modo per ragionarci su.
Sceneggiamoci su, professore
Penso fosse il 2006 quando Nicola Piovani mi raccontò che de “Il Camorrista” film di Giuseppe Tornatore con le sue musiche (sarebbero entrambi diventati Premi Oscar di lì a poco) c’era anche una serie tv pronta e finita ma mai andata in onda, sempre con Ben Gazzara e Laura del Sol. Me lo confermò poi Nicola Di Pinto che nel film interpreta Alfredo, il luogotenente poi fatto fuori dallo stesso boss “Professore di Vesuviano”. Raffaele Cutolo (quello vero) fece causa al libro che ispirava il film, scritto da Joe Marrazzo e pure al film stesso.
Morto Cutolo (e anche la sorella Rosetta, proprio ieri) è arrivata la notizia: esce la serie tv. La Napoli degli anni Ottanta e Duemila è stata rivoltata come un calzino dagli sceneggiatori di tv e cinema, quella anni Settanta invece fa gola.
La Napoli che cinema e tv hanno stra-raccontato invece ora arriva in teatro. “Mixed by Erry” diventa uno show teatrale di Alessandro Siani che sempre a teatro fa la regia pure di “Mare fuori”.
Questa città è il reddito di cittadinanza degli sceneggiatori.
Ah: non tutti lo sanno ma Ben Gazzara era doppiato da un monumentale Mariano Rigillo, uno dei più grandi attori italiani.
Dimmi tu
C’è chi si porta un bagaglio per andare a casa e chi ha un bagaglio per casa. Le diversità a Napoli si stanno acuendo sempre di più, bisogna avere occhi per notarle perché non vanno lasciate scorrere così, in maniera disattenta.
La mia dannazione
Queste ciambelline sono la mia dannazione. Si chiamano “Via col vento”, pasta choux leggerissima, con aggiunte varie (pistacchio, cioccolata eccetera) e zucchero a velo. Una pasticceria del quartiere Arenaccia (fra Poggioreale e piazza Carlo III), Colmayer, li produce e li ha pure registrati col marchio.
Tatuaggi salernitani
Di Vincenzo De Luca che se la prende coi tatuaggi anzi con le studentesse liceali tatuate non mi frega assai. Se non fosse per due motivi
è il presidente della Regione Campania e si sta completamente disinteressando del disastro sanità, scegliendo solo di lamentarsi del governo (qualsiasi governo);
gli studenti salernitani che hanno assistito a questo show deprimente non hanno detto una sola parola. Francamente un po’ inquietante.
Dunque? Scrivetemi che mi fa piacere
Ah guagliù ma io le cartoline le sto mandando eh ;) Ciao!