Bergamo è mille culure
La cosa peggiore è avere a che fare con le classifiche delle città.
Ciao, se sei qui per la prima volta lascia che mi presenti: mi chiamo Ciro Pellegrino, sono un giornalista e in questa newsletter si parla soprattutto di Napoli (sulla mia città c’ho scritto pure un libro). Se ti va, consigliala questa newsletter: è gratuita.
Una delle cose meno sopportabili dell’anno per un giornalista è sicuramente la classifica di vivibilità delle città italiane. Di solito è roba partorita da quotidiani economici (Il Sole24Ore e Italia Oggi): si basa su una serie di indicatori (sanità, criminalità, verde, istruzione, trasporti, guadagno medio eccetera) e puntualmente Napoli è nel cesso, ovvero in coda alla classifica.
Quest’anno, però, è stato più divertente (o dibattuto): Bergamo la più vivibile d’Italia e Napoli penultima su 107. In realtà però non si tratta di città e basta, ma di aree metropolitane, di capoluogo più la sua provincia.
Mo’, se voi leggete pure su Wikipedia la storia dell’area metropolitana di Napoli comprenderete quant’è grossa e quanto sia complicato perfino disegnarne i confini. Per capirci: la provincia di Bergamo è 1,1 mln di abitanti su 243 comuni, l’area metropolitana di Napoli è 2,9 mln di persone (e non ho toccato il tema «area metropolitana» che è nu casino).
Napoli ci è rimasta male. Colpa o merito dell’attuale fase della città, del boom turistico (a proposito: “boom” la usiamo solo noi giornalisti, i lettori non sanno cosa significhi. Come quando leggo titoli tipo: “Arancia meccanica a Milano: picchiati e derubati”).
Dicevo: il rinnovato orgoglio dei napoletani fa sì che oggi queste classifiche siano meno impattanti, meno mortificanti. Forse però quest’anno è stata associata la rivalità sportiva (Napoli e Atalanta competono per la vetta del campionato di serie A, insieme all’Inter) al solito Nord vs Sud. Ed è subito Erri De Luca.
Ignoro i criteri di valutazione ma dubito che siano adeguati allo scopo. C’è qualità di vita in una città che vive anche di notte, con bar, negozi, locali aperti e frequentati, a differenza di molte città che alle nove di sera sono deserte senza coprifuoco.
Considero qualità della vita poter mangiare ovunque cose squisite e semplici a prezzi bassi, che altrove sarebbero irreali.
Considero qualità della vita il mare che si aggira nella stanza del golfo tra Capri, Sorrento e Posillipo.
Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza.
Considero qualità di vita la cortesia e il sorriso entrando in un negozio, la musica per strada. Considero qualità della vita la storia che affiora dappertutto.
Considero qualità della vita la geografia che consola a prima vista, e considero qualità della vita l’ironia diffusa che permette di accogliere queste graduatorie con un 'Ma faciteme ‘o piacere'.
Per consiglio, nelle prossime statistiche eliminate Napoli, è troppo fuori scala, esagerata, per poterla misurare.
Erri De Luca
Per me queste classifiche sono una occasione mancata: non si riflette abbastanza sulle aree metropolitane. Le città non sono soltanto frutto del loro centro storico, delle aree residenziali, delle ex zone industriali ora rigenerate, delle periferie e dei quartieri-dormitorio.
Le città dipendono fortemente dai comuni della loro cintura, il cosiddetto hinterland. Chi pensa che su Napoli impatti Scampia o Ponticelli ma non Melito o Giugliano non ha capito niente. Purtroppo le classifiche si veicolano benissimo come notizia ma non servono a far ragionare le persone. In effetti quasi nulla fa ragionare le persone.
Grande festa alla corte di Zaia
La cosa più brutta della settimana è stata questa: gli studenti e le studentesse di Ponticelli, periferia Est di Napoli, insultati con epiteti sessisti, omofobi e razzisti da coetanei (e da qualche adulto più scemo dei ragazzini) ad una festa in maschera a Venezia. La dirigente scolastica ha denunciato l’accaduto, il sindaco di Venezia si è preso 24 ore prima di scusarsi pubblicamente. Da Luca Zaia, l’eroe del Veneto, il De Luca della Serenissima, uno che sta dalla mattina alla sera sui social e in tv, non un cenno.
Facciamo i conti
Questo è il polpettone di fine anno di bilancio dello Stato. Come potete vedere è molto chiaro dove vanno i denari. La foto è di Marco Sarracino, deputato Pd, napoletano.
La frase del giorno
Su Geolier ho intenzione di mandarvi una sorpresa tra qualche giorno.
Nel frattempo, questo pezzo. La frase più bella e vera, spirito di ciò che solo un ragazzo di oggi può scrivere e cantare “leggendo” la società in cui vive: «Nu sinonimo ‘e “mancanza” è l’eccesso».
C’è dentro un mondo.
Qualcosa sul Natale in Casa Cupiello fatto da Salemme
Un anno fa andai alla prima napoletana del “Natale in casa Cupiello” di Eduardo rifatto da Vincenzo Salemme. Mi piacque perché Salemme decise di fare il “suo” Cupiello. È una persona abbastanza schietta. Venne in redazione per una intervista, parlammo molto, mi disse: «Ma secondo te m’accustavo a Eduardo, dai, come si fa?».
Il testo di Salemme è più carico sulle battute, sul lato comico. Eduardo col tempo era diventato più silenzi che battute, più assenza acuta presenza che preponderanza in scena. Salemme non ha imitato, né “migliorato” (Eduardo perfidamente diceva «grazie ma non mi migliorate…» a chi gli dava consigli). Salemme ha fatto una operazione bella, lo ha portato in scena in tutt’Italia e il giorno di Santo Stefano in prima serata su Raiuno ha portato in scena - in diretta! - il testo eduardiano. Roba che non vedevamo da decenni. Dobbiamo essergli grati.
Però se vi dovessi consigliare qualcosa di Eduardo oggi vi direi: andate a vedere il “Natale in casa Cupiello / spettacolo per attore cum figuris” di Luca Saccoia. È una delle cose più belle, incredibili, geniali che ho visto a teatro negli ultimi anni su Eduardo.
Ci vediamo nei prossimi giorni, prima della fine dell’anno!
Le classifiche sono sempre state una cosa ridicola ed Erri De Luca lo conferma con la bellissima descrizione della vita napoletana!
Purtroppo la Lega ha radicalizzato in Veneto e in tante altre regioni un’ignoranza che mi fa vergognare di essere italiana!
Tanti auguri da Rapallo 😍
Il ragionamento sulla dimensione metropolitana poteva anche andare.
Del resto parliamo di una CM unica nelle sue caratteristiche. Prima in Europa per densità abitativa. Ma citare il commento di De Luca mi fa rabbrividire.
“Considero qualità della vita il vento che spazza il golfo dai quattro punti cardinali e fa l’aria leggera. Considero qualità della vita l’eccellenza del caffè napoletano e della pizza”.
Ricordo che mare, sole e vento non le ha realizzate nessuna ammirazione pubblica ma sono regali della natura. Regalo che ne le amministrazioni ne la cosiddetta società civile sanno almeno tutelare